COALESCENZA
Una parola difficile per spiegare l’innovazione
Cerchiamo di capire cosa sia la coalescence innovation e perché potrebbe risultare fondamentale per migliorare il nostro modello di business.
Coalescenza deriva dal latino e letteralmente significa “unire insieme”. Come può essere associata all’innovazione una parola così difficile?
In chimica fisica, con coalescenza si intende quel fenomeno per cui le particelle di un liquido disperse in un altro liquido tendono ad unirsi alle più grandi, andando a creare aggregati di maggiore dimensione. In medicina, invece, la coalescenza rappresenta la saldatura di due organi. Abbiamo quindi capito che la parola coalescenza fa riferimento al concetto di unione di più elementi.
Ora vediamo come può essere messa in relazione con l’innovazione, ma soprattutto cerchiamo di capire cosa significhi davvero coalescence innovation e perché un’impresa di successo dovrebbe utilizzarla.
L’importanza dell’innovazione
Sappiamo tutti che in seguito alla rivoluzione digitale che ci ha investito nei primi anni 2000, il tasso di crescita delle tecnologie è aumentato in maniera vertiginosa. Pensiamo a tutti i cambiamenti a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Molti di questi cambiamenti sono stati possibili grazie a innovazioni più o meno radicali che hanno investito il mercato.
L’innovazione ha di fatto trasformato operazioni complesse in operazioni molto più semplici. Il sistema robotico “da Vinci”, ad esempio, permette ad un chirurgo di svolgere interventi di micro-chirurgia a distanza, grazie all’utilizzo di tecnologie di ultima generazione.
L’open innovation come metodo
Come è stato possibile raggiungere questo livello di crescita esponenziale di progresso e tecnologie?
Buona parte del merito va sicuramente imputato al processo definito da H. Chesbrough come open innovation. Secondo questo paradigma, le imprese che vogliono progredire nelle competenze tecnologiche devono guardare anche al di fuori della propria organizzazione creando una rete di innovatori e condividendo le conoscenze pregresse, favorendo la cooperazione volta allo sviluppo di nuove idee potenzialmente innovative. Un esempio lo troviamo all’interno del settore farmaceutico, in cui le grandi multinazionali del farmaco si affidano a centri di ricerca esterni più piccoli ma innovatori, per sviluppare nuovi farmaci e nuove tecniche di produzione. In questo modo le grandi case farmaceutiche possono sfruttare le grandi capacità innovative di questi piccoli centri di ricerca, offrendo in cambio il proprio know-how, una rete organizzata e l’accesso a fonti di finanziamento.
L’open innovation porta molti vantaggi con sè, tra cui:
- Accesso a conoscenze e idee
- Riduzione tempi di Go to Market
- Nuove frontiere di profitto e nuove prospettive
- Condivisione di costi e rischi
L’open innovation rappresenta un metodo per arrivare a un determinato risultato che può essere la riduzione dei costi, lo sviluppo di nuovi prodotti o il creare una cultura aziendale più aperta.
L’open innovation è fortemente legata al tema della COoperazione e della COndivisione tra diversi soggetti. Ecco che iniziano a crearsi dei collegamenti tra open innovation e COalescence innovation. Entrambe le innovazioni si fondano infatti sull’unione tra più soggetti.
La social innovation come obbiettivo
Recentemente si sta affermando l’idea che il risultato da raggiungere attraverso l’innovazione non sia solamente la produzione di un nuovo prodotto tecnologicamente migliore, ma sia anche la risoluzione di una problematica sociale.
Ecco che unendo le due cose possiamo parlare di innovazione coalescente.
L’innovazione sociale è un fenomeno che parte dal basso, spesso generato dalla spinta delle nuove generazioni. L’innovazione sociale si concretizza con nuove idee in grado di soddisfare sia bisogni sociali, sia creare nuove relazioni sociali. La social innovation ha tre elementi che la distinguono dalle altre innovazioni:
- L’obbiettivo finale non è creare profitto
- Gli indicatori sono di tipo qualitativo (qualità della vita, realizzazione personale)
- Le strutture sociali e le relazioni sono il fulcro dell’innovazione
Partendo da questi elementi, risulta evidente come la social innovation dia maggior risalto a valori quali la collettività e la sostenibilità.
Risulta evidente come la social innovation sia in linea con i nuovi megatrend che si stanno globalmente delineando; pensiamo a sfide come la sostenibilità, la globalizzazione e il cambiamento demografico e climatico.
Certamente la social innovation non è semplice da realizzare, esistono infatti ostacoli sia di tipo strutturale (contesto sociale, politico, economico…) che ostacoli legati alle azioni che compiono gli individui e le organizzazioni. Proprio a causa di queste difficolta, è necessario trovare un metodo efficace per andare a sviluppare la social innovation
La Coalescence Innovation
Ora che abbiamo davanti un obbiettivo ben chiaro, trovare soluzione a problemi di grande portata, abbiamo bisogno di uno strumento efficacie per raggiungere questo obbiettivo.
Abbiamo equiparato l’open innovation a uno strumento, e la social innovation a un obbiettivo. Queste due entità non vanno intese come due elementi divisi, ma bensì come due elementi complementari. Dove non arriva l’open innovation arriva la social innovation, dove non arriva la social innovation ecco che subentra l’open innovation. Dall’intersezione tra open innovation e social innovation nasce quindi la coalescene innovation.
Gli elementi chiave della coalescence innovation sono i change agent, gli impatti incrementali e l’ecostistema. Andiamo a vedere nel dettaglio a cosa ci si riferisce con questi termini.
Per change agent si intendono i soggetti promotori dell’innovazione. Spesso queste persone sono innovatori guidati da valori forti, il cui obbiettivo è quello di realizzare un cambiamento dello status quo. Le caratteristiche chiave di questi soggetti sono l’apertura mentale, la fiducia e una conoscenza diversificata. Tutto ciò gli permette di analizzare il contesto in cui vivono, individuare particolari problematiche sociali e risolverle grazie a un approccio innovativo. I change agent si concentrano non solo sulle conseguenze dirette di un’azione, ma anche e soprattutto su quelle indirette. I change agent sono singole persone che grazie alla cooperazione con altri soggetti sono in grado di stimolare cambiamenti, ispirando e influenzando gli altri.
I change agent collaborano tra loro per generare impatti positivi incrementali, in grado di alimentare il nucleo di origine dell’innovazione e di espanderla.
L’obbiettivo ultimo della coalescence innovation è quello di creare ecosistemi virtuosi, in grado di impattare positivamente sulla società. Gli ecosistemi creati dalla coalescence innovation vanno intesi come ecosistemi che si autoalimentano, che crescono e che più crescono e maggiore è il loro tasso di crescita.
Proprio la creazione di ecosistemi che si autoalimentano crea un parallelismo tra l’innovazione e la chimica fisica. Come le particelle d’acqua che si raggruppano tra loro fino a diventare gocce d’acqua e in seguito pioggia, i change agent si uniscono tra loro, creando cluster sempre più grandi. Come la pioggia che bagna il terreno e lo rende fertile, i change agent impattano il tessuto sociale e lo rendono fertile, sviluppando quindi impatti positivi incrementali.
Come abbiamo visto in apertura, l’innovazione rappresenta il motore della nostra società. Oggi però non è più sufficiente avere un prodotto, magari anche ottimo, ma è necessario offrire qualcosa in più. Questo qualcosa in più si può ottenere grazie alla coalescence innovation.
La coalescence innovation è infatti in grado di attivare dei processi che permettono alle imprese che li sfruttano di offrire prodotti o servizi in grado di impattare positivamente sulla società, a volte direttamente e a volte indirettamente. Solo le imprese che saranno in grado di portare un miglioramento per la società saranno in grado di sopravvivere alle insidie del mercato, essendo in grado di offrire un valore aggiuntivo rispetto alle imprese che offrono solamente un prodotto.
Ora che abbiamo capito che la parola coalescenza non deve farci paura, dovremmo cogliere l’occasione per fare una profonda riflessione sul tema della coalescence innovation in relazione nostro attuale modello di business.
Se siete interessati a questo tema e pensate di poter essere futuri change agents, non esitate a entrare in contatto con noi.
Di seguito vi lascio una breve bibliografia per approfondire il tema dell’innovazione
Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology, H. Chesbrough, 2003
Il futuro del management, G. Hamel, B. Breen, 2008
Bold: How to Go Big, Create Wealth and Impact the World, Peter H. Diamandis, 2015